Una valanga di fondo con un fronte di circa 200 m e uno scivolamento di circa 400 m si è staccata nel tardo pomeriggio di venerdì in Val Lavena, sopra Bienno, a 1979 m di quota.

Travolto un 36enne di Bienno, portato in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l’elisoccorso di Brescia in gravi condizioni.

Era in arresto cardiocircolatorio e quando l’hanno ricoverato erano le sette di sera. I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma poco prima delle 22 è stato comunicato il decesso.

Andrea Morandini, questo il suo nome, era con altre tre persone e ciascuno di loro aveva la motoslitta.

La massa di neve e ghiaccio si è staccata da un costone e lo ha travolto. I compagni hanno iniziato immediatamente le procedure di autosoccorso.

La valanga, di grandi dimensioni in quanto formata da due distacchi distinti, presentava accumuli di circa 15 m con voragini e blocchi di ghiaccio.

Immediatamente è stata allertata anche la Stazione di Breno del Soccorso alpino, sul posto con 12 tecnici impegnati più un’Unità cinofila da ricerca in valanga, oltre all’elisoccorso 118, che ha inviato due mezzi da Sondrio e da Brescia.

Andrea è rimasto sepolto sotto un metro e mezzo circa di neve, e quei momenti interminabili in cui amici e tecnici hanno cercato di estrarlo gli sono stati fatali.

L’allerta valanghe era massima, soprattutto in una giornata come quella di ieri, con temperature in rialzo e la neve fresca caduta nelle ultime ore in quota. Nemmeno sono bastati i divieti di transito imposti dalla Provincia e di passaggio delle motoslitte deciso da parte del Parco dell’Adamello e del Comune di Bienno.

Erano in quattro, tutti camuni, e alle 16 si sono avventurati oltre località Bazena, dove hanno lasciato le autovetture, a bordo delle loro potenti motoslitte e pochi minuti più tardi sono stati coinvolti dall’enorme valanga.

Super attrezzati, oltre al dispositivo atrva erano muniti di uno speciale zaino di ultima generazione dotato di un airbag che all’occorrenza dovrebbe far galleggiare nella neve chi si trova in pericolo.

Nonostante ciò il 36enne, conosciuto in paese anche per l’attività dei genitori, titolari delle Forge Morandini, è rimasto sepolto.

Il pericolo di valanghe sulle Alpi è “forte” – indice 4, secondo l’ultimo bollettino di Meteo.

Segnalati nuovi spessori di neve fresca oltre il metro sui rilievi maggiori, al di sopra dei 2000 metri, “che favoriscono la ripresa dell’attività valanghiva”.

L’attività escursionistica in montagna, in questo weekend, è sconsigliato ed è necessaria una grande capacità di valutazione del pericolo.