Il referendum provinciale sull’acqua si farà.

Probabilmente a ottobre, prima del bando che alla fine dell’anno designerà il partner privato di Acque Bresciane.

Il pronunciamento dei cittadini avrà un peso sul destino dell’operazione che vorrebbe aprire la strada della gestione idrica agli operatori privati.

Il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli, e il consigliere delegato al Ciclo idrico integrato, Andrea Ratti, in seguito alla diffida del Comitato promotore della consultazione popolare, stanno organizzando il referendum chiesto da 55 Comuni in rappresentanza di oltre 300 mila abitanti.

I costi della consultazione, circa 3,6 milioni di euro, saranno inseriti nel bilancio di previsione triennale 2018-2020 che dovrebbe essere approvato dal Consiglio provinciale entro fine aprile.

Una cifra che sarebbe stato possibile dimezzare se la consultazione fosse stata accorpata ad altre elezioni, ma che si abbasserà notevolmente in caso di voto elettronico, opzione che si sta seriamente prendendo in considerazione in Broletto.