Il giorno dopo la vittoria contro il Legnano che ha sancito la promozione in Serie D, a Breno continua a sentirsi l’aria di festa.
Una festa attesa dai tifosi da 27 anni, e che ora coinvolge davvero tutti. Anche l’Amministrazione comunale, che ha appeso in Comune uno striscione celebrativo, oltre all’immancabile bandiera granata. Se festa è, lo si deve soprattutto a Mario Tacchinardi, che arrivato solo l’estate scorsa ha saputo dirigere una squadra in un campionato che lui stesso, ai nostri microfoni, suddivide in tre fasi: ‘Abbiamo iniziato alla grande, con un precampionato fatto bene e le prime sette vittorie, poi sono arrivate le prime difficoltà, con qualche sconfitta immeritata, ed i ragazzi psicologicamente ne hanno risentito. Nella parte centrale c’è stata un’altalena tra buoni risultati ed altri sottotono. Credo che dopo la sconfitta a Brusaporto nel girone di ritorno i ragazzi hanno svoltato e da lì abbiamo fatto 17 risultati utili consecutivi. Una grande soddisfazione per il lavoro svolto’.
Eppure, la finale non è stata una passeggiata, soprattutto nel secondo tempo, quando il Breno si è ritrovato in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Melchiori ed il gol del pareggio ad opera di Crea, su rigore. ‘Abbiamo sempre provato a giocare a calcio, anche con un uomo in meno e soffrendo un po’’, dice il Mister, che ammette anche che ‘ci siamo fatti un po’ male da soli: se avessimo segnato il 2-0 nel primo tempo, sarebbe stato un primo tempo dominato. Il secondo tempo ha un po’ complicato la situazione. Ma si è visto anche lo spirito della squadra, che ha affrontato la situazione con un grandissimo atteggiamento, il cui frutto è stato il risultato finale della partita’.
Impossibile non citare gli altri due grandi protagonisti di questa stagione del Breno: da una parte il presidente Mario Cocchi, che tanto ha creduto nel rilancio del Breno, ed i tifosi, che hanno seguito i granata fino all’ultimo: ‘Con Cocchi ci siamo abbracciati a fine partita, così come ho abbracciato tanti tifosi, e per me è una grande soddisfazione. Vedere la cornice di pubblico di ieri al Tassara, tante persone in lacrime, anche di età diverse, mi ha riempito il cuore di gioia’.
Ora, però, è tempo di pensare alla Serie D, alle possibilità novità da introdurre nella rosa ed anche al futuro di Tacchinardi da allenatore del Breno: ‘Non abbiamo ancora affrontato questa situazione, credo che avremo un incontro con la società questa settimana. Fino ad ora eravamo concentrati sul finale di stagione e sull’obiettivo della Serie D, che ci ha portato via tante energie’.
Sul rinnovo del suo contratto, il Mister preferisce non sbilanciarsi: ‘Sinceramente non ci ho pensato, ero talmente concentrato che non ho pensato alle conseguenze sia negative che positive della stagione’. Eppure, uno spiraglio di ottimismo si intravede: ‘Sono ottimista, sto benissimo a Breno e credo che Breno si sia trovato bene con me, quindi credo che i presupposti per continuare l’anno prossimo ci siano’.
[Foto da pagina Facebook dell’Us Breno]</p>"</p>"</p>”