Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne troviamo approfondimenti anche sulle testate locali. Giornale di Brescia mette in prima pagina la foto di quello che è diventato il simbolo della lotta, le scarpe rosse, e titola: “ogni mese violenze su 50 donne”. Sono i numeri forniti dalla Casa delle Donne di Brescia.
Bresciaoggi dedica alla giornata un trafiletto in prima pagina “Donne e violenza. La testimonianza: «Temevo di morire. Ora lui pagherà»”, che rimanda al racconto della storia vera di una donna che è riuscita a denunciare il suo compagno dopo che l’aveva ridotta in fin di vita.
Donne e sport per l’Eco di Bergamo, perché la squadra femminile di pallavolo Foppa ha fatto un calendario con le fotografie delle atlete dal titolo “Ferma la violenza”.
Giornale di Brescia apre con le notizie che riguardano i Comuni bresciani alle prese con la nuova legge elettorale: “Collegi elettorali, ecco come si voterà a Brescia e provincia”. La mappa per eleggere i parlamentari nelle pagine interne, in cui si apprende che i paesi della Vallecamonica sono sotto al collegio di Lumezzane con quelli della Valtrompia.
Brescioggi apre con Londra e l’Egitto, un falso allarme terrorismo da una parte e una strage da 230 vittime dall’altra “Psicosi da Isis, panico a Londra” il titolo. Appena sotto la denuncia di un padre di famiglia di Capriolo, che viene ritratto in prima pagina col volto tumefatto e un braccio fasciato: “Picchiato dai ladri entrati in casa mia”.
Ancora il furto da Fausti sull’Eco di Bergamo, perché l’auto usata per la spaccata con la quale i malviventi hanno portato via borse e accessori firmati è stata ritrovata ieri sempre in città. Indagini serrate per risalire agli autori, mentre la titolare della boutique dichiara all’Eco: “Indago online per riavere la mia merce”.
Su Corriere Brescia una storia di degrado: “lui scommette, lei si prostituisce. I due bimbi abbandonati in auto”. È l’agghiacciante vicenda raccontata dai carabinieri di Verolanuova, che hanno soccorso i due piccoli, di due anni e di pochi mesi, che ora verranno dati in adozione a una nuova famiglia.